Esiste un tipo di stress positivo chiamato “eustress” che è benefico e fondamentale per l’apprendimento, diventa invece negativo quando dura nel tempo senza che si abbia la capacità di affrontare la situazione che l’ha provocato.
Cosa si intende per stress?
É chiamato eustress, uno stress buono, tale da permettere una buona autostima, una buona capacità di prendere decisioni, di controllare impulsi, di stabilizzarsi, essenziale per l’apprendimento.
Lo stress diventa invece negativo quando dura nel tempo senza che si abbia la capacità di affrontare la situazione che l’ha provocato. Tale tipologia di stress è comunemente definito come uno stato di minaccia, reale o percepita, all’omeostasi, che può sfidare il benessere di un organismo (Smith and Vale, 2006).
Al fine di ripristinare condizioni omeostatiche, gli organismi attivano una gamma complessa di risposte che coinvolgono il sistema endocrino, nervoso e immunitario, note collettivamente come risposta allo stress (Carrasco and Van de Kar, 2003).
La risposta allo stress serve a privilegiare la sopravvivenza rispetto alle funzioni fisiologiche meno essenziali, tra cui la crescita e la riproduzione.
L’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) regola la risposta adattativa del corpo allo stress (Smith and Vale, 2006).
Lo stress in gravidanza e il trattamento osteopatico
Lo stress materno prenatale, soprattutto tra il 5o e il 6o mese di gravidanza, e l’adattamento fisiologico del bimbo in utero influenzano la salute e lo sviluppo del bambino stesso (Barker, 1999).
Sebbene i meccanismi biologici che spiegano tali associazioni non siano ancora stati confermati, i potenziali percorsi attraverso i quali lo stress influisce sullo sviluppo includono una maggiore attività dell’asse HPA, alterazione delle risposte molecolari correlate allo stress, nonché riduzione delle difese immunitarie e infiammatorie (Wadhwa et al., 2001).
Quando si verifica uno stressor materno durante la gravidanza, i livelli di glucocorticoidi e altri ormoni della gravidanza aumentano (de Weerth and Buitelaar, 2005).
Mentre un certo grado di esposizione ai glucocorticoidi è essenziale per lo sviluppo, l’organizzazione e la maturazione del tessuto fetale (Meaney et al., 1996), l’eccesso e/o l’esposizione prematura possono essere dannosi per lo sviluppo fetale.
Pertanto, lo sviluppo dell’asse HPA fetale e/o i cambiamenti nel sistema materno/fetale durante la gravidanza possono svolgere un ruolo importante nelle associazioni tra insulto prenatale ed esito avverso alla nascita.
Il trattamento osteopatico è in grado di agire in maniera indiretta su questi sistemi, è un valido metodo per “aiutare” l’organismo a ritrovare una situazione di normalità immediatamente dopo uno stress acuto.
In un recente studio è stata infatti riscontrata una riduzione dell’attività simpatica e dei livelli di cortisolo ed un aumento del cortisolo mattutino il giorno successivo alla seduta osteopatica (Fornari et al, 2017). Allo stesso modo l’osteopatia è risultata essere un’opzione preziosa per molte donne colpite da stress psicosociale durante la gravidanza e nel post-parto (Tettambel, 2005)
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Sonia Zanini,
osteopata specializzata in ambito
ostetrico-ginecologico e neonatale