La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una condizione frequente che interessa tra il 5 e il 10% della popolazione femminile, caratterizzata da irregolarità mestruali e un aumentato livello di androgeni (ormoni maschili), definito iperandrogenismo.
L’irregolarità mestruale tipicamente inizia nel periodo prepuberale e il menarca può essere ritardato. Il tipico pattern mestruale è quello dell’oligoamenorrea (meno di 9 cicli mestruali/anno) e, meno frequentemente, l’amenorrea (assenza di mestruazione per 3 o più mesi consecutivi).
L’iperandrogenismo può includere segni clinici, come l’irsutismo, l’acne, l’alopecia, e/o biochimici, con elevati livelli di androgeni nel sangue.
Le donne con sindrome dell’ovaio policistico all’ecografia ginecologica presentano spesso delle ovaie ingrossate con multipli piccoli follicoli, che a causa dello squilibrio ormonale, non riescono a maturare e a raggiungere dimensioni tali da permettere l’ovulazione.
Come si diagnostica la Sindrome dell’Ovaio Policistico
L’aspetto policistico delle ovaie non è un criterio indispensabile per la diagnosi di PCOS, che necessita della presenza di due criteri tra:
- Cicli irregolari causati da anovulazione o ovulazione irregolare
- Segni clinici e/o biochimici di iperandrogenismo
- Ovaie policistiche all’ecografia pelvica
I livelli elevati di androgeni sono anche dovuti ad anomalie del sistema metabolico che determinano livelli elevati di insulina. L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas implicato nella regolazione dei livelli di glucosio nel sangue. Se i livelli di glucosio non rispondono ad un normale livello di insulina (insulino resistenza), il pancreas ne aumenta la produzione, portando ad iperinsulinemia.
L’insulino resistenza è presente sia nella donne con peso corporeo nei limiti di norma, sia nelle donne sovrappeso. Questa condizione rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di intolleranza glucidica e di diabete di tipo II.
Le pazienti con PCOS possono presentare poi dolore pelvico, mal di testa dovuto allo squilibrio ormonale, problemi di sonno e conseguenti stanchezza e bassa energia.
Ricerca di una gravidanza
Molte donne con PCOS non ovulano regolarmente e la ricerca di una gravidanza potrebbe richiedere più tempo.
La PCOS non è però sinonimo di sterilità. Nei casi meno severi l’esercizio fisico costante (importante per ridurre la resistenza all’insulina) e la perdita di peso attraverso un’alimentazione mirata, possono aiutare a ripristinare l’ovulazione. In altre donne sarà invece necessario ricorrere a dei farmaci per l’induzione dell’ovulazione.
L’obesità e l’inattività fisica peggiorano l’insulino resistenza, il grado di iperinsulinemia, la severità dell’anovulazione e della disfunzione mestruale.
Anche un modesto calo ponderale del 5-10% è associato ad un miglioramento nello stato metabolico, una riduzione sierica della concentrazione di androgeni e ad una possibile ripresa della funzionalità ovulatoria.
E’ stato poi dimostrato che, in caso di ricorso a terapie per induzione dell’ovulazione, il cambiamento dello stile di vita pre-trattamento si associa ad un numero maggiore di successi in termini di ovulazione e gravidanze.
Ecco quindi che il primissimo approccio a questa patologia è imprescindibile da un cambiamento dello stile di vita, che può essere associato ad altre terapie in base alla severità del quadro e alle caratteristiche della donna.
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