Diventerà un vizio. Non sarà mai indipendente. Il latte non è più nutriente. Il seno è vuoto e ti usa come ciuccio.
Quante volte è capitato di sentire frasi come queste per spingere una mamma a smettere di allattare il proprio bambino? Ma siamo sicuri sia tutto vero? Oppure si tratta solo di falsi miti?
Se è vero che è assolutamente fisiologico e sano allattare fin quando il bambino lo richieda e mamma lo desidera, d’altra parte è importante tenere conto dei bisogni e dei desideri di ognuno. Una mamma ha infatti il diritto di interrompere l’allattamento prima del termine senza sensi di colpa e senza traumi.
E lo può fare nel pieno rispetto della fisiologia e dei bisogni del proprio bambino. In che modo, però? Vediamolo insieme nell’articolo.
Nutrire la relazione per smettere di allattare
È importante chiedere aiuto nel momento in cui ci si trova in balia dei giudizi e l’allattamento diventa un momento faticoso fisicamente o emotivamente o per evitare ingorghi o dolore al seno.
L’interruzione dell’allattamento diviene parte del processo di accudimento e cura del proprio bambino perché alla base c’è la relazione che si modifica ed evolve in qualcos’altro di altrettanto intimo e profondo, senza minare la fiducia che unisce mamma e bambino.
Quello che è importante, nel momento in cui si decide di smettere di allattare, è affrontare questo cambiamento con gradualità. Vediamo perché:
per portare gradualmente il bambino a fare propria una nuova abitudine
per evitare la formazione di ingorghi mammari che potrebbero evolvere in mastiti.
I nostri migliori consigli per smettere di allattare
Scopriamo insieme quali possono essere dei consigli utili per smettere di allattare in modo semplice e naturale.
Si può iniziare diradando il numero delle poppate, cominciando ad eliminarne alcune: in questo modo si alleggerisce la fatica della mamma permettendo al bambino di vivere questo passaggio in maniera graduale.
Si può provare ad evitare di offrire il seno quando non ce n’è esplicita richiesta da parte del bambino. Questo modo permette di capire quali siano le poppate importanti per il bambino, evitando invece quelle che non sono necessarie.
Evitare di ricorrere a trucchi e stratagemmi. Non serve utilizzare strategie che prevedono l’inganno, come fa chi dice al bambino che la mamma ha la bua al seno e ha bisogno di un cerotto.
Una madre che è capace di ascoltare le proprie necessità potrà crescere un bambino capace di ascoltare l’altro, con cui sa instaurare un rapporto che si basa sull’empatia e sulla fiducia.
Cristina Biollo – Mediatrice Familiare
Per qualsiasi informazione, mettiti in contatto con noi, saremo felici di aiutarti.