Sono sempre di più le ragazze che vengono in ambulatorio per disturbi del ciclo alla cui origine c’è, più o meno evidentemente, un disturbo che ha origine da un alterato rapporto con il cibo e la nutrizione.
Spesso l’assenza del ciclo mestruale o la sua irregolarità possono essere il primo sintomo per cui la giovane donna e la sua famiglia si preoccupano e sono spinti quindi ad incontrare una figura medica come la mia.
Marianna Andreani, ginecologa e direttore sanitario, spiega quali sono i segnali da tenere in considerazione per riconoscere i disturbi alimentari.
In questi casi io cerco di spiegare il motivo per cui, come dice un proverbio tratto dalla medicina tradizionale cinese: “se la donna mente, le mestruazioni non mentono mai!”
Perché? Perché se mancano i mattoncini con cui costruire gli ormoni, che sono un po’ come l’olio che fa funzionare i complessi ingranaggi del nostro corpo, allora questo smette di funzionare o funziona con molta fatica.
Disturbi dell’alimentazione, come riconoscere i segnali
I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione sono in realtà patologie molto complesse. Sono caratterizzate da un disfunzionale comportamento alimentare, un’eccessiva preoccupazione per il peso insieme ad un’alterata percezione dell’immagine corporea. Spesso questi aspetti possono essere correlati a bassi livelli di autostima.
Negli ultimi anni c’è stato un progressivo abbassamento dell’età di insorgenza, tanto che sono sempre più frequenti diagnosi in età preadolescenziale e nell’infanzia. Dobbiamo prestare sempre molta attenzione, in quanto un esordio precoce può comportare un rischio maggiore di danni permanenti secondari alla malnutrizione, soprattutto a carico dei tessuti che non hanno ancora raggiunto una piena maturazione, ad esempio le ossa e il sistema nervoso centrale.
I disturbi dell’alimentazione possono presentarsi in associazione ad altri disturbi psichici, quali i disturbi d’ansia e del tono dell’umore. Lo stato di salute fisica è quasi sempre compromesso a causa delle alterate condotte alimentari. Restrizione alimentare, eccessivo consumo di cibo con perdita di controllo, condotte di eliminazione e/o compensatori portano ad alterazione dello stato nutrizionale.
Non è sempre detto che disturbo dell’alimentazione significhi basso peso corporeo. Infatti anche condizioni di normopeso e sovrappeso, fino all’obesità, possono essere associate alla presenza di disturbi dell’alimentazione.
Data la complessità di queste situazioni, il mio approccio non è mai solamente ginecologico. Soprattutto negli anni passati, quando c’era meno consapevolezza su questi tipi di disturbi, si tendeva a prescrivere la pillola anticoncezionale, così il ciclo poteva tornare ad essere regolare.
Questo però non è mai, almeno come primo tentativo, corretto. La somministrazione di ormoni dall’esterno si sostituisce completamente al funzionamento già affaticato dell’organismo (un po’ come far andare una macchina a spinta al posto che dare la benzina con la quale potrebbe funzionare da sola).
Intervenire quanto più precocemente possibile è fondamentale, così come non essere da soli. La donna affetta da questi tipi di disturbi deve essere presa in carico globalmente il più tempestivamente possibile, dal punto di vista nutrizionale, psicologico ed endocrino.
Solo un percorso multidisciplinare infatti può effettivamente prendersi cura dell’interezza della persona con questa difficoltà e migliorarne la possibilità di guarigione e di ritorno al benessere.
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Ginecologa e Direttore Sanitario di PerLa Donna